Daniel Kahneman , vincitore del Premio Nobel per le scienze economiche per il suo lavoro fondamentale in psicologia che sfida il modello razionale di giudizio e processo decisionale, è visto da molti come uno dei pensatori più importanti del mondo. Le sue idee hanno avuto un profondo impatto in molti campi, tra cui affari, medicina e politica, e in Thinking, Fast and Slow accompagna i lettori in un tour della mente, spiegando i due sistemi che guidano il modo in cui pensiamo e facciamo scelte.
Gli esseri umani sono programmati per essere troppo sicuri delle loro capacità decisionali, una caratteristica evolutiva che ci consente di prendere decisioni istantaneamente e comodamente ed evitare la paralisi (e nel lontano passato della storia umana, pericolosa per la vita) che risulterebbe dalla costante insicurezza. Le persone hanno quindi difficoltà a interiorizzare l'idea che le loro preferenze possano essere tutt'altro che coerenti e coerenti. Quindi non sorprende che, nonostante tutte le prove sperimentali raccolte in senso contrario, la teoria dell'agente razionale persista come una pietra angolare della teoria microeconomica, alla base di molte politiche nella nostra società.
In Thinking, Fast and Slow , Daniel Kahneman infrange la sua validità e mette in guardia contro le implicazioni sociali che questa comprensione del processo decisionale umano ha. Spiega con dettagli lucidi e provocatori tutti i pregiudizi e le euristiche a cui siamo inclini; tutte le stranezze e le complessità che rendono la specie umana molto diversa dall'Homo Economicus dei nostri libri di testo di economia.
È vero, si può affermare che oggi, nella maggior parte delle situazioni quotidiane, le persone tendono ad agire prevalentemente con il Sistema 1 di Daniel Kahneman. Questo è un fattore chiave per la nascita e la diffusione dei bias cognitivi.
Perché agiamo prevalentemente con il Sistema 1?
Il Sistema 1 è il nostro "pilota automatico". È veloce, efficiente e consuma pochissime risorse cognitive. In un mondo che ci bombarda di informazioni e decisioni da prendere a ritmo incalzante, affidarsi al Sistema 1 è spesso la strategia più pratica e meno faticosa.
Ecco alcuni motivi per cui il Sistema 1 è così dominante:
- Efficienza e Velocità: La vita moderna richiede risposte rapide. Dal decidere cosa mangiare a colazione al rispondere a un'email, non abbiamo il tempo o l'energia per analizzare ogni singola decisione con il Sistema 2. Il Sistema 1 ci permette di funzionare rapidamente.
- Sovraccarico di Informazioni: Siamo costantemente esposti a un'enorme quantità di dati. Se dovessimo elaborare ogni informazione in modo analitico (Sistema 2), saremmo paralizzati. Il Sistema 1 semplifica la realtà, permettendoci di dare un senso al caos.
- Natura Umana: Il nostro cervello è evoluto per conservare energia. Il pensiero deliberato e analitico del Sistema 2 è faticoso. Pertanto, il cervello preferisce utilizzare il Sistema 1 ogni volta che è possibile, riservando il Sistema 2 per compiti realmente complessi o nuovi.
- Abitudini e Routine: Gran parte delle nostre azioni quotidiane sono guidate da abitudini consolidate. Queste vengono elaborate dal Sistema 1, che le esegue in modo automatico senza bisogno di consapevolezza o sforzo.
Come nascono i bias a causa del Sistema 1
I bias cognitivi sono errori sistematici nel nostro modo di pensare che influenzano i nostri giudizi e le nostre decisioni. Nascono proprio perché il Sistema 1, nel suo sforzo di essere veloce ed efficiente, ricorre a scorciatoie mentali, chiamate anche euristiche. Queste euristiche sono generalmente utili, ma in determinate circostanze possono portare a errori prevedibili.
Vediamo come il Sistema 1 genera i bias:
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Semplificazione Eccessiva: Il Sistema 1 tende a semplificare problemi complessi per renderli gestibili. Ad esempio, invece di calcolare probabilità esatte, potrebbe basarsi su quanto facilmente un evento ci viene in mente (euristica della disponibilità). Questo porta a bias come la disponibilità euristica, dove sovrastimiamo la frequenza di eventi di cui sentiamo parlare spesso (es. incidenti aerei rispetto a quelli stradali).
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Affidamento all'Intuizione e alle Emozioni: Il Sistema 1 è strettamente legato alle nostre emozioni e intuizioni. Questo porta a bias come il bias di ancoraggio, dove la nostra stima di un valore è influenzata da un numero iniziale (l'ancora), anche se irrilevante. Oppure il bias affettivo, dove prendiamo decisioni basate su sentimenti positivi o negativi piuttosto che su una logica fredda.
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Ricerca di Coerenza e Conferma: Il Sistema 1 preferisce storie coerenti e semplici. Questo si manifesta nel bias di conferma, dove cerchiamo, interpretiamo e ricordiamo informazioni che confermano le nostre credenze preesistenti, ignorando quelle che le contraddicono. Vogliamo che il mondo abbia senso e il Sistema 1 ci aiuta a crederlo, anche a costo di distorcere la realtà.
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Ignoranza delle Statistiche e della Logica Complessa: Il Sistema 1 non è bravo con la logica formale o le statistiche complesse. Questo è evidente nella fallacia del giocatore d'azzardo, dove si crede che se un evento non si è verificato per un po' di tempo, sia più probabile che si verifichi presto. Oppure nel bias dell'ottimismo, dove tendiamo a sovrastimare le nostre probabilità di successo e sottostimare i rischi.
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Influenza del Contesto (Framing): Il modo in cui le informazioni vengono presentate (il "frame") influenza pesantemente il Sistema 1. Ad esempio, una carne descritta come "90% senza grassi" è percepita meglio di una "10% di grassi", anche se sono la stessa cosa (effetto framing).
In sintesi, la predominanza del Sistema 1 nella vita di tutti i giorni, pur essendo efficiente, ci rende vulnerabili a questi errori sistematici. Essere consapevoli di come funzionano questi due sistemi e dei bias che ne derivano è il primo passo per cercare di attivare il Sistema 2 quando le decisioni sono importanti e richiedono un'analisi più profonda.
Mentre il Sistema 1 è veloce e intuitivo, il Sistema 2 di Daniel Kahneman ha caratteristiche e funzioni molto diverse, ed è meno incline, ma non immune, alla generazione diretta di bias.
Il Sistema 2: Lento, Logico e Consapevole
Il Sistema 2 è la parte del nostro cervello che si attiva per il pensiero deliberato, analitico e consapevole. È quello che associamo all'idea di "ragionamento" o "riflessione".
Ecco le sue caratteristiche principali:
- Lento e Sforzoso: Richiede tempo ed energia. Non è qualcosa che facciamo automaticamente; dobbiamo decidere di attivarlo e concentrarci.
- Logico e Analitico: È capace di elaborare informazioni complesse, seguire regole logiche, fare calcoli e valutare pro e contro in modo strutturato.
- Consapevole e Controllato: Le sue operazioni sono accessibili alla nostra coscienza. Siamo consapevoli di quando lo stiamo usando e possiamo esercitare un controllo volontario su di esso.
- Ruolo di Monitoraggio: Una delle sue funzioni chiave è quella di monitorare le "intuizioni" e le "impressioni" generate dal Sistema 1. Può accettarle, ma anche correggerle o bloccarle se le ritiene errate o inappropriate.
- Associato all'Autocontrollo e alla Forza di Volontà: L'attivazione del Sistema 2 è legata alla capacità di resistere agli impulsi del Sistema 1, di rimandare la gratificazione e di concentrarsi su obiettivi a lungo termine.
Quando Entra in Gioco il Sistema 2?
Il Sistema 2 si attiva in situazioni che richiedono:
- Calcoli Complessi: Ad esempio, risolvere un'equazione matematica difficile ().
- Analisi Dettagliata: Valutare attentamente i termini di un contratto o le diverse opzioni di un investimento.
- Confronto e Scelta: Decidere tra diverse alternative complesse, pesando vari criteri.
- Concentrazione e Attenzione: Cercare un oggetto specifico in un'immagine affollata o seguire le istruzioni per montare un mobile.
- Superare le Intuizioni Iniziali: Quando l'intuizione del Sistema 1 non è sufficiente o sembra errata (es. risolvere un indovinello che inganna l'intuizione).
Il Ruolo del Sistema 2 nella Nascita dei Bias
A differenza del Sistema 1, che è la principale fonte dei bias cognitivi a causa delle sue scorciatoie, il Sistema 2 non genera direttamente i bias. Il suo ruolo è piuttosto quello di controllare e correggere i bias prodotti dal Sistema 1.
Tuttavia, il Sistema 2 non è infallibile e presenta delle limitazioni che possono comunque permettere ai bias di persistere:
- Pigrizia del Sistema 2: Come menzionato in precedenza, il Sistema 2 è "pigro" per natura. Essendo energivoro, tende a non attivarsi a meno che non sia strettamente necessario. Spesso si limita a convalidare le conclusioni del Sistema 1, piuttosto che metterle in discussione attivamente. Se il Sistema 1 presenta una storia coerente e plausibile, il Sistema 2 spesso la accetta senza fare uno sforzo ulteriore per verificarla.
- Ignoranza o Mancanza di Informazioni: Anche se il Sistema 2 è capace di logica, se non ha accesso a tutte le informazioni rilevanti o se le informazioni fornite sono già distorte (ad esempio, a causa di un framing fuorviante), le sue conclusioni potrebbero comunque essere viziate.
- Sovraccarico Cognitivo: Sotto stress, stanchezza o quando siamo distratti, la capacità del Sistema 2 di operare efficacemente diminuisce, rendendoci più suscettibili ai bias del Sistema 1.
- Conferma delle Credenze (Bias di Conferma): Se le nostre credenze sono molto radicate, il Sistema 2 può essere utilizzato per cercare conferme a quelle credenze, piuttosto che per sfidarle. In questo caso, il Sistema 2 diventa uno strumento per razionalizzare e giustificare i bias iniziali del Sistema 1, piuttosto che correggerli.
In sintesi, il Sistema 2 è il nostro meccanismo di controllo e correzione, ma per funzionare al meglio richiede sforzo, consapevolezza e le giuste condizioni. Senza un'attivazione intenzionale e critica del Sistema 2, siamo più inclini a cadere nelle trappole dei bias generati dal Sistema 1.